“A due donne devo molto di quello sono”:
Nonna Edda, che è stata la mia prima maestra in cucina e mamma Angela che ancora oggi mi assiste nelle preparazioni e nella creazione dei dolci, dando sempre un personale tocco di cura e di amore in ogni piatto. Nonna Edda ha saputo trasmettermi con amore tutti i segreti della tradizione culinaria bolognese. La mani di un bambino sono state così sapientemente (e severamente!) guidate nei percorsi di preparazione della stessa materia prima. Imparando già otto anni i segreti dei salsamentari, cominciando ad avere confidenza con gli ingredienti e le alchimie rituali che portano alla preparazione degli insaccati, prodotti unici e d’eccellenza della nostra terra. Oggi, grazie all’esperienza maturata, non mi limito a selezionare gli elementi da proporre in tavola ma sono io stesso, affiancato dai miei collaboratori, a crearli dopo un lungo percorso di individuazione delle migliori materie prime. Nasce così l’insaccato per elezione identificativo di Bologna: la Mortadella del Podere Casino, un’esperienza sensoriale differente da ciò che abitualmente mangiamo; curata con passione a partire dalla scelta delle carni e delle spezie fino ai processi che portano alla composizione del risultato finale. Un taglio di fragranza artigianale che nasce dall’animale maggiormente presente nelle cucine emiliane: il maiale. Un salume da gustare singolarmente o da accompagnare con le crescentine della casa.
